FA BENE O FA MALE?

(ZERO FAKENEWS, SVISCERIAMO TUTTO)

Scrollando Instagram mi è capitato di vedere uno di quei post dove si diceva che prima del 1956 nelle scuole francesi veniva servito il vino a mensa. Le foto ritraevano bambini delle elementari con bottiglie e bicchieri colmi che neanche noi il venerdì sera all’aperitivo.

Domanda spontanea: che aspettativa di vita aveva un ragazzino di quelli?

Ora, non ho sbatti di andarmi a cercare in Provenza il tipo di 75 anni che si ricorda e poi presentarmi con: «Bonjour monsieur, je m’appelle Massimo e je suis un blogger d’Italie, c’est vrai qui tois bois du vin à l’école?» Però penso che non siano proprio tutti morti quei ragazzi, in fondo sto vino se ha fatto danno ne ha fatto poco…

Altra storia: scopro che in passato agli atleti del Giro d’Italia nei rifornimenti veniva dato vino, poco alcolico, così aiutava a reintegrare gli zuccheri e dava una spinta energetica. Oggi se hai bevuto non puoi guidare.


IL LATO OSCURO DEL CALICE (A COSA FA MALE)

Raga, è inutile che ci giriamo intorno: il rovescio della medaglia c’è.
Come tutte le cose buone, anche il vino (che per me è la cosa più buona del mondo) fa male.

  • Fegato (fa accumulare grasso che può diventare cirrosi)
  • Sovrappeso (il vino sono calorie vuote e fa ingrassare)
  • Disturba cuore, intestino, sonno
  • Ti rovina il giorno dopo con l’hangover
  • Ti disidrata
  • Crea dipendenza
  • E nel mio caso ti rovina il conto in banca

Però… ci deve essere un “però”, altrimenti saremmo tutti autolesionisti (che un po’ lo siamo, ma intendo altro).


IL SUPERPOTERE NASCOSTO (A COSA FA BENE)

Raga, la chiave di tutto è il resveratrolo. Mai sentito? (No, ovvio).
Il resveratrolo è una sostanza presente nella buccia dell’uva che funziona come un potente antiossidante e aiuta a migliorare la circolazione cardiovascolare. Una ca**o di superstar polifenolica!

  • Mette buon umore: vi siete mai sentiti tristi mentre bevevate vino con gli amici? (Io sì, quando finiva la bottiglia).
  • Favorisce il relax: ottimo per scaricare le tensioni della giornata, o per distendere una conversazione pesante (tipo quando vai a cena dall’amica di tua moglie e il marito ti sta sulle pa**e. Bevi!).

È LA DOSE CHE FA IL VELENO (SE CIAO)

Le linee guida dicono che il vino va consumato moderatamente: 1 dose per le donne e 2 per l’uomo al giorno.
Sapete quanto è una dose? 125 ml.
Ovvero il calice che ti mette il cameriere dopo che hai fischiato per chiamarlo.

Centoventicinquemmelle.
Neanche capisco il colore con 125 ml.

Comunque questo è: siamo passati dal darlo ai bambini alle elementari ai 125 ml.
Senza contare le nuove leggi che, se superi queste dosi e guidi, ti ritirano anche il profilo Instagram. (Però è giusto).


MORALE DELLA FAVOLA

Il vino non lo venderanno mai in farmacia come integratore, ma fa parte della nostra cultura: lo beve il prete a messa e non esiste conviviale senza.
Non allungherà la vita, ma di certo la rende più simpatica.

In vino veritas, ma anche sì: perché un astemio avrà sempre un segreto da nascondere.


🎵 Canzone suggerita per leggere l’articolo: Silvano di Enzo Jannacci (ascolta il testo e pensa al vino).

Commenti

2 risposte a “FA BENE O FA MALE?”

  1. Avatar Cristiana Lauro

    Complimenti! Molto scorrevole e divertente. Senza tanti giri di parole.

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Vin’ a porter

(e se i vostri gusti cambiassero in base alle mode?) La prima domanda che mi viene da fare a un produttore è sempre la stessa: “Nel tuo vino c’è quello che piace a te o quello che piace al mercato?” La risposta non è mai così scontata.Ci sono i duri e puri alla Josko Gravner…

Cocktail con il vino, eresia o sepòfa’?

Non fate quella faccia… Vostro nonno metteva le pesche nel vino e lo allungava con la gassosa: cos’era, se non un invention test di mixology? Ebbene sì, secondo me il primo cocktail in cui è stato usato il sacro nettare è assolutamente vino e gassosa, nella versione mezzo e mezzo (come piaceva ai contadini abruzzesi)…

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